
CREA LA TUA FEDE
Questo è un discorso delicato e particolare; è un cammino, quello della fede, che ognuno di noi percorre per tutta la vita, dalla nascita alla morte, indipendentemente dal fatto che creda o non creda.
Qui vi racconterò la mia esperienza partendo da un punto che reputo essere veramente il solo e unico punto fermo: io credo che esista una Entità Superiore, un Grande Architetto, il Supremo, Dio, chiamatelo come vi pare.
Ecco la mia storia: sono cresciuto in una famiglia cattolica, sono andato a catechismo, sono cresciuto, ho cominciato a frequentare la parrocchia, tutte le domeniche a Messa, coro, suonavo l’organo in chiesa, poi sono diventato addirittura catechista...
Poi il primo lavoro, il matrimonio, i figli, anche con loro la domenica a Messa, le loro prime comunioni, le cresime, insomma la solita trafila di chi è nato e cresciuto in un mondo, in una comunità governata da una religione, sia essa cristiana, ebraica o musulmana, essere credente e più o meno praticante, più o meno “ligio” alle regole…
Ad un certo punto però, durante il mio “cammino di guarigione”, mi sono reso conto che la religione così come la concepivo, così come mi era stata calata dall’alto, mi stava stretta, mi limitava, era un ostacolo nella mia ricerca di contatto col Divino…
Ho cominciato a non andare più a Messa, ho cominciato a studiare le altre religioni, le altre credenze, per costruirmi la mia fede, la mia nuova religione…
Ed eccomi qui, adesso, dopo anni di cammino, a pregare la mattina dopo la pratica dei Tibetani, anzi a parlare col Divino, a parlare con le persone a me più care che non ci sono più, che, come dico io “si sono spostate un po’ più in là” ma che sento sempre presenti, perché sento, anzi ne sono sicuro, che siamo tutti connessi, che facciamo parte tutti di un’unica entità, così come sono sicuro che ci sia un “dopo”, e che magari dopo questa vita che ci è stata concessa torneremo chissà quante altre volte a vivere, in altri corpi, in altri esseri, la reincarnazione….
Mi rendo conto di essermi addentrato in un discorso complicato, che genera discussioni e punti di vista completamente differenti: però lo scopo ultimo di queste poche righe è quello di farci pensare a come siamo e a come è la nostra fede, se è un qualcosa che ci fa stare bene oppure se è un qualcosa che accettiamo e basta, ma che non ci porta nessun benessere, nessun conforto.
Uno può essere cristiano, musulmano, buddhista, seguire qualsiasi dogma, qualsiasi precetto oppure costruirsi, come ho fatto io, un rapporto personale con il Divino: la cosa importante è che questo rapporto, questa religione, questa fede ci aiuti a crescere, ci dia serenità, ci dia pace, ci aiuti ad aiutare chi ci sta accanto, perché, e lo ripeto ancora, siamo individui che fanno parte di un’unica entità, di un unico mondo, in una parola, siam un “Unicum”!!!
Un abbraccio di luce!